Ciao, io sono Ilenia Caito, libroterapeuta, ex libraia, esperta digital in campo editoriale e culturale, organizzatrice di eventi, curatrice di gruppi di lettura.
Scintille è la mia newsletter settimanale, con cui cerco di accendere lampi d’ispirazione. Se te l’hanno inoltrata e vuoi riceverla regolarmente, clicca qui.
UNA LETTURA TRASFORMATIVA
Vergine giurata di Elvira Dones
“Vale la pena provare, allora?”
“Sì, vale la pena provare, Hana, sì.”
”Bene,” sospira lei sollevata
- da Vergine giurata di Elvira Dones
Vergine giurata è una storia di emancipazione, ambientata nell’Albania rurale.
Per amore dello zio morente e per sottrarsi – senza per questo infangare il nome del clan – a un matrimonio combinato, Hana lascia la città, torna sui monti e fa voto di castità. Per la legge della sua gente Hana diventa una Vergine giurata, nel suo corpo di femmina racchiude l’onore e il potere di un maschio. Si fa chiamare Mark e l’intero villaggio la rispetta come un uomo. Un olocausto di sé che finisce quando la cugina Lila, emigrata tanti anni prima negli Stati Uniti, riesce a convincerla a infrangere il giuramento.
Uscire dal corpo e dalla vita di Mark per riappropriarsi della sua, per Hana non è facile: significa infrangere un giuramento e sentirsi divisa a metà tra il desiderio e la colpa.
So che questa è una cosa che capita anche a te, forse addirittura tutti i giorni, mentre pensi a quello che vorresti fare, ma che non ti concedi di sperimentare.
Innanzitutto, credo sia importante riconoscere che il desiderio di allontanarsi dalla propria zona di comfort è un segno positivo di maturità emotiva e di volontà di crescita. È il segno che sei dispostə a sfidare te stessə e a esplorare nuove possibilità.
Ma è importante anche riconoscere che è normale provare un po' di ansia o incertezza quando ci si avventura in territori sconosciuti. La tua mente potrebbe cercare di dissuaderti dicendo che è più sicuro rimanere dove sei, nella tua zona familiare e confortevole. Ma è proprio al di là di questa strada già battuta che si trovano le opportunità di crescita e di realizzazione.
Quello che voglio fare oggi è incoraggiarti a compiere piccoli passi in questa direzione nuova. Non devi fare qualcosa di estremo o di rischioso per sperimentare il cambiamento. Anche le piccole azioni possono avere un impatto significativo sul tuo percorso di crescita.
Questa settimana dunque, sperimenta qualcosa di diverso, di lontano da te e osserva l’effetto che ti fa:
se sei timidə, prova a scambiare qualche parola con una sconosciuta al bar (o iscriviti a un gruppo di lettura);
se sei unə maniacə dell'ordine, lascia il letto da rifare e i piatti da lavare ed esci di casa;
se sei una persona estremamente abitudinaria, potresti provare a fare una passeggiata in un nuovo quartiere;
se non entri spesso in
contatto col tuo corpo, puoi iscriverti alla bellissima sessione di Yoga e poesia di domani.
Ricorda di tener presente che è normale incontrare ostacoli lungo il cammino, soprattutto resistenze mentali. Potresti incontrare resistenze interne o esterne, ma ti suggerisco di affrontare queste piccole sfide con coraggio e determinazione: tieni a mente che ogni ostacolo superato ti renderà più fiduciosə nelle tue capacità.
Vale la pena provare!
Se ti va, fammi sapere come va. Buon viaggio. :)
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Quello che farai questa settimana è un esercizio di libroterapia. Se vuoi sperimentarti ancora in questa attività, scrivimi per fissare una call conoscitiva gratuita.
Di Vergine giurata parleremo in un gruppo di lettura: appuntamento in Libreria Laterza a Bari, mercoledì 24 aprile alle 19.
UNA COSA NUOVA
L’ultimo mandarino sulla Terra
Questa settimana ho sperimentato un nuovo modo di mangiare una cosa che mangio quotidianamente. Vuoi provare anche tu?
Immagina di essere l’ultimo essere umano sulla Terra a poter mangiare un mandarino: come sarebbe l’incontro con questo frutto?
L'esercizio dell'ultimo mandarino sulla Terra è uno strumento utilizzato nella pratica della Mindful Eating per sviluppare una consapevolezza profonda (e secondo me anche una sorta di gratitudine) verso il cibo che consumiamo. Questo gioco ti invita a uscire dalla dinamica dell’abitudine verso cibo e a esplorarlo, invece, con tutti i tuoi sensi, in modo intenso e presente.
Ecco come si svolge:
Preparazione: Inizia sedendoti in modo confortevole e prendi tra le mani un mandarino fresco. Assicurati di essere in un ambiente tranquillo e privo di distrazioni.
Osservazione: Comincia a osservare attentamente il mandarino, notando il suo colore, la sua forma e la sua consistenza. Guardalo come se lo stessi vedendo per la prima volta.
Esplorazione tattile: Porta il mandarino vicino al naso e annusa il suo profumo fresco e agrumato. Poi, con le dita, esplora la sua superficie, sentendone la texture e la consistenza.
Ascolto: Ora porta il mandarino vicino all'orecchio e ascolta il suono mentre lo giri tra le mani. Puoi sentire il leggero fruscio della buccia?
Gusto: Infine, prendi un morso piccolo e consapevole. Per un momento, lascia che il succo del mandarino esploda in bocca, sperimentando il gusto vivace e dolce del frutto. Ora mangia il resto lentamente, facendo finta che sia l’ultimo mandarino sulla faccia della Terra
Riflessione: ora puoi prenderti un momento per riflettere sulle sensazioni e le emozioni che hai provato.
Questa piccola attività ha il grande potere di riuscire a metterti in profondo contatto con il cibo che mangi e con le sensazioni che provi. Ti aiuta anche a ricordare di essere pienamente presente durante i pasti.
Puoi farlo con qualsiasi alimento. Io l’ho fatto con un pezzo di cioccolata fondente. Divertiti!
UNA COSA BELLA
La prima programmatrice della storia
Conosci Ada Lovelace?
Viene considerata la prima (senza distinzione di genere) programmatrice della storia.
La sua vita è stata definita dalla tensione tra due mondi apparentemente opposti: la scienza e l'immaginazione poetica. Figlia del famoso poeta romantico Lord Byron e della matematica Anne Isabella Milbanke, Ada è cresciuta in un ambiente in cui l'interesse per la matematica e la scienza si scontrava con la predisposizione alla creatività e alla poesia.
George Byron abbandona la famiglia mentre Ada è ancora in fasce, sua madre allora in casa mette al bando le materie umanistiche. Anne Isabella ha avuto dunque, una forte influenza sulla figlia fin dalla sua infanzia, dirigendola verso uno studio rigoroso della matematica, oltre alle materie più tradizionali per una giovane nobile.
Il suo primo tentativo di ricerca, "Flyology", mirava a esplorare il sogno del volo in modo metodico, ma la madre considerava questo interesse troppo immaginativo e lo rese proibito. Ada fu quindi indirizzata verso studi più convenzionali, ma mantenne viva la sua passione per l'innovazione e la scoperta. Ada continuerà costantemente a esercitare la curiosità, un piccolo passo alla volta.
Il suo incontro con Charles Babbage, il famoso matematico e inventore della "Macchina Analitica", segnò un punto di svolta nella sua vita. Attratta dalla visione di Babbage e dalla sua macchina, Ada iniziò una collaborazione duratura con lui, traducendo e, soprattutto arricchendo di note e appunti, le sue relazioni sulla celebre invenzione. Questo lavoro rappresenta il suo contributo più significativo alla storia della scienza informatica, in quanto ha descritto chiaramente il funzionamento della macchina e, proprio in una di queste note, ha sviluppato il primo programma informatico della storia.
Nonostante il suo ruolo pionieristico, Ada Lovelace dovette affrontare la sfida di essere riconosciuta e apprezzata in un mondo dominato dagli uomini. Alcuni storici hanno messo in dubbio il suo contributo e la sua comprensione della macchina di Babbage, ma la sua eredità continua a ispirare donne nel campo della tecnologia.
La sua storia rappresenta un esempio di come sia possibile superare le sfide e uscire dalla propria zona di comfort per realizzare il proprio potenziale. Ada Lovelace ha dimostrato che, anche in un ambiente ostile o dominato da pregiudizi, è possibile lasciare un'impronta duratura e aprire nuove strade per le generazioni future. La sua determinazione e il suo spirito innovativo ci insegnano l'importanza di perseguire i nostri sogni, anche quando sembra che il mondo sia contro di noi.
UN GRUPPO DI LETTURA
Le nonne di Doris Lessing
Sono così felice di parlare di questo libro!
Per diverse ragioni: si tratta della prima volta che discutiamo di un libro di racconti (scritti da una donna premiata dal Nobel, per giunta!) e sono molto curiosa di scoprire come andrà l’incontro; ne parliamo in un posto che si presta molto bene alle chiacchiere tra amici; e il libro esplora temi controversi e affascinanti, tra cui, proprio quello di superare i limiti...
Le nonne: due amiche, che hanno più confidenza tra loro che con i rispettivi mariti, alla loro scomparsa iniziano una relazione ciascuna con il figlio adolescente dell’altra che si protrae per anni. Poi decidono che i due giovani devono farsi una loro vita. I ragazzi si sposano, hanno dei figli ma il rapporto privilegiato continua…
Victoria e gli Staveney: una ragazzina nera, orfana e povera, ha una breve relazione con un ragazzo ricco, bianco, di famiglia liberale. All’insaputa del giovane, ha una figlia e quando la bambina ha sei anni, non potendo più mantenerla, si mette in contatto con gli Staveney che, felici di accoglierla, si rivolgono a Victoria con un atteggiamento tanto affettuoso e "politicamente corretto" da risultare esilarante e terribile al tempo stesso. La giovane madre capisce che, per offrire a Victoria un futuro migliore, dovrà perderla. Ma ha forse delle alternative?
Un figlio dell’amore: durante la Seconda guerra mondiale un soldato, dopo orribili settimane a bordo di una nave, sbarca a Cape Town per qualche giorno di riposo. Qui ha un breve e appassionato incontro con una giovane del luogo. Per tutta la vita lo accompagnerà la convinzione di aver concepito un figlio e di aver condotto un’esistenza sbagliata: non avrebbe dovuto rientrare in Inghilterra e farsi una famiglia ma restare o tornare in Sudafrica, a fianco di quella donna incontrata casualmente.
Ne parliamo insieme, lunedì 6 maggio alle 19:30 al Joy’s Pub.
INFO SUI GRUPPI DI LETTURA
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Ricordati di votare:
il libro del gdl LE DUE ISOLE >>> CLICCANDO QUI
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GLI EVENTI EXTRA (bellissimi)
7 aprile h 09:30 con Claudia Poliseno: YOGA E POESIA
Le mie scintille:
Ho scoperto Olivia Manning grazie ad Alessia Ragno.
Hai presente il colore “Carta da zucchero”?
L’incredibile storia del cavallo Dottor Peyo.
È stata annunciata la dozzina del Premio Strega e i finalisti di tutte le altre categorie: che ne pensi?
CODA
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L'accurata descrizione della tecnica del mandarino mi ha fatto subito venire in mente "Good design" di Bruno Munari!