Ciao, io sono Ilenia Caito, libroterapeuta, ex libraia, esperta digital in campo editoriale e culturale, organizzatrice di eventi, curatrice di gruppi di lettura.
Scintille è la mia newsletter settimanale, con cui cerco di accendere lampi d’ispirazione. Se te l’hanno inoltrata e vuoi riceverla regolarmente, clicca qui.
UNA LETTURA TRASFORMATIVA
Orlando di Virginia Woolf
“Perché qui giungiamo a un nuovo dilemma. I sessi, per quanto diversi, si mescolano. Non c’è essere umano che non oscilli da un sesso all’altro, e spesso sono solo i vestiti a serbare l’apparenza maschile o femminile, mentre il sesso profondo è tutto l’opposto
di quello superficiale.” - Da Orlando di Virginia Woolf
“Orlando” descrive le avventure di una persona che cambia sesso, passando dall'essere uomo a diventare donna e vive per secoli, incontrando le figure chiave della storia letteraria inglese.
Partendo da questa citazione, oggi voglio condividere con te un concetto affascinante che l'approccio gestaltico ci offre: l'importanza di abbracciare gli opposti che ci compongono.
Secondo la terapia gestaltica, infatti, siamo fatti di polarità: luce e ombra, gioia e tristezza, amore e rabbia (e potrei andare avanti all’infinito). Queste polarità sono parte integrante della nostra esperienza umana.
La stessa parola "polarità" deriva dal latino e sta a indicare proprio le estremità di un’unica asse.
Perls, il fondatore della Gestalt, ha proposto un modello terapeutico che favorisce l'integrazione degli opposti, superando non solo il dualismo mente/corpo, ma anche tutti gli altri schemi dicotomici. Se ci fai caso, quello che ci succede spesso è di respingere alcuni opposti che ci compongono, etichettandoli come negativi. Se amiamo qualcunə, essere arrabbiati con ləi ci fa sentire in colpa; se siamo felici, non ci concediamo di provare contemporaneamente anche una sorta di tristezza.
Secondo la Gestalt, quello che dovremmo cercare di fare invece è integrare queste polarità, diventando sempre più consapevoli di essere un continuum tra le nostre contrapposizioni interiori.
Proviamo allora a giocare con gli opposti: prendi carta e penna e segna le 5 volte che ti sei sentitə a metà. Quelle volte cioè, in cui hai fatto una cosa, ma avresti voluto farne un’altra o hai provato un’emozione piacevole e una spiacevole contemporaneamente e questo ti ha fatto sentire in colpa. Ti faccio un esempio: sono felice che la mia amica si sia laureata, ma allo stesso tempo ne sono invidiosa. Due emozioni in contrasto, in teoria.
Ti invito a segnare questi episodi e, per ciascuno di essi, a guardare alle tue emozioni contrapposte con indulgenza: non devi darti spiegazioni o giustificazioni. Chiudi gli occhi, entra in contatto con il tuo respiro e sforzati di accogliere il contrasto dentro di te. Ricevilo con gentilezza e curiosità, esploralo e impara da esso.
Solo abbracciando gli opposti possiamo trovare un senso di integrità e completezza, perché sono importanti e validi.
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Quello che hai appena fatto è un esercizio di libroterapia. Se ti va, puoi dirmi come è andata. Come immagini possono aprirsi tante strade da un solo esercizio. Se vuoi sperimentarti ancora in questa attività, scrivimi per fissare una call conoscitiva gratuita.
Di Orlando parleremo in un gruppo di lettura: appuntamento al Joy’s Pub a Bari, mercoledì 3 aprile alle 19:30.
UNA COSA BELLA
Good Omens
Ho guardato una serie che ho trovato bellissima!
"Good Omens", basata sull'omonimo romanzo di Terry Pratchett e Neil Gaiman, è un'eccitante avventura che esplora proprio il concetto degli opposti che si completano.
Ambientata nell'Inghilterra contemporanea (ma con continuo affascinanti spostamenti nel passato), la trama segue l'angelo Aziraphale e il demone Crowley, interpretati rispettivamente da Michael Sheen e David Tennant, mentre collaborano per impedire l'apocalisse e salvare il mondo. Questi due personaggi, che rappresentano il Bene e il Male, sono intrinsecamente opposti ma trovano un equilibrio sorprendente nella loro collaborazione. Aziraphale è affezionato alla terra e agli esseri umani, Crowley è più incline a indulgere nei piaceri terreni, ma entrambi sono legati da un'affettuosa amicizia che sfida le loro nature divine e infernali.
La serie ha un umorismo intelligente, una narrazione avvincente e l’incredibile capacità di esplorare temi complessi attraverso una lente fantastica. L'equilibrio tra il paradiso e l'inferno, il destino e il libero arbitrio, viene esplorato in modo appassionante, offrendo spunti di riflessione profonda sul significato della vita e sulle forze che plasmano il nostro mondo.
La chimica tra Sheen e Tennant poi, è fenomenale, e la loro interpretazione dei rispettivi personaggi è straordinaria.
Per me, assolutamente un must-watch!
UNA COSA NUOVA
Gli opposti si attraggono o no?
Dimmi un po’: tu sei più del team “Gli opposti si attraggono” o “Chi si somiglia, si piglia?”. L’annosa questione pare abbia forse trovato una risposta definitiva.
Un nuovo studio condotto dalla CU Boulder ha analizzato dati su più di 130 tratti genetici in milioni di coppie: la ricerca ha rivelato che le somiglianze tra i partner sono molto più diffuse di quanto precedentemente ipotizzato.
Il team di ricerca, guidato dalla dottoranda Tanya Horwitz dell'IBG, ha pubblicato i risultati su Nature Human Behaviour, dimostrando che, per la stragrande maggioranza dei tratti considerati, i partner tendono ad essere simili piuttosto che opposti. Questo studio ha esaminato una vasta gamma di caratteristiche, dall'orientamento politico all'età del primo rapporto sessuale, e ha scoperto che i partner condividono tratti simili in percentuali sorprendentemente elevate.
Le implicazioni di questa ricerca vanno oltre le relazioni stesse, influenzando anche la genetica umana. L'accoppiamento assortativo, in cui individui con caratteristiche simili si accoppiano, potrebbe avere un impatto significativo sui tratti genetici delle generazioni future.
Il mito che "gli opposti si attraggono" è stato messo a dura prova da questa ricerca su vasta scala. Le somiglianze tra partner sono molto più comuni di quanto si pensasse, con profonde implicazioni per la natura umana e le dinamiche delle relazioni. In definitiva, sembra che chi si somiglia, si piglia.
UN GRUPPO DI LETTURA
L’anno del pensiero magico di Joan Didion
Si può trarre qualcosa di buono da una tragedia dolorosa come perdere il proprio partner? È possibile incontrare testi tanto belli quanto dolorosi? Possono dialogare amore e morte?
È la sera del 30 dicembre 2003 quando John Gregory Dunne, sposato da quarant’anni con Joan Didion, muore all’improvviso. Da quella data inizia per la scrittrice l’anno del pensiero magico, in cui lutto e sogno sovrascrivono la vita, e l’impossibile addio all’uomo amato si trasforma lentamente in un profondo colloquio con la morte, durante il quale tutto viene riconsiderato: la malattia, la cecità della fortuna, le parole non dette dell’amore, l’essenza sfuggente e ingannevole della memoria, la consapevolezza di dover fare prima o poi i conti con la fine. Il pensiero magico disseziona la perdita, illude Joan Didion di poter fermare, per incanto o sortilegio, chi se ne è andato per sempre. Ma i ricordi che la legano a lui, chiusi in un abbraccio troppo stretto, tramutano in polvere.
L’anno del pensiero magico, il lavoro più famoso e apprezzato di Joan Didion, è l’opera che meglio ha saputo raccontare il lutto e il dolore, toccando ferite ancora pulsanti, aprendone di nuove sulla pagina.
Non mi viene in mente un libro più necessario di questo. Non riesco a immaginare di morire senza L’anno del pensiero magico.»
The New York Review of Books
Ne parliamo insieme, giovedì 11 aprile, alle 19, da Feltrinelli.
INFO SUI GRUPPI DI LETTURA
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GLI EVENTI EXTRA
Oggi h 17:30 da Atelier27: SILENT READING PARTY
7 aprile h 09:30 con Claudia Poliseno: YOGA E POESIA
Le mie scintille:
Ho visto American Fiction su Prime: un altro uomo che contiene l’alto e il basso e deve farci pace.
Calvino che spende poche ma significative parole su Il visconte dimezzato.
Paolo Di Paolo racconta Dottor Jekill, Mr Hyde e altri personaggi che integrano gli opposti.
CODA
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